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La manipolazione fasciale metodo Stecco è un metodo di valutazione e trattamento delle disfunzioni che riguardano l’apparato muscolo scheletrico e viscerale.

Si tratta di una terapia manuale che agisce direttamente sulla “fascia corporis”, ossia un tessuto connettivo che permea il corpo umano, formando una matrice di supporto strutturale tridimensionale, continua ed estesa per tutto il corpo. Essa penetra e circonda tutti gli organi, muscoli, ossa e fibre nervose, creando un unico ambiente per i sistemi di funzionamento del corpo. (Findley et al., 2012).

La fascia, a oggi, è al centro di numerosi studi, che quasi quotidianamente sono pubblicati sulle più accreditate riviste medico-scientifiche di settore.

A livello fisioterapico, troppo spesso capita di focalizzarci solo ed esclusivamente sulla regione sintomatica, tralasciando che l’apparato muscolo-scheletrico funziona grazie a sinergie complesse di più muscoli che, grazie alla collaborazione con altre strutture tra cui la fascia, originano un determinato movimento. Più precisamente, tutte le variabili che ci sono in un gesto motorio sono coordinate dalla fascia, dal tensionamento di questa membrana su cui sono inserite tutte le fibre muscolari. Se la membrana, che è l’elemento coordinante, diventa più densificata l’effetto inevitabile è la scoordinazione motoria.

Tale “densificazione” è un accumulo di fibre collagene prodotte dalla fascia stessa per riparare le lesioni dovute a eccessive sollecitazioni meccaniche (traumi, sovrauso), chimiche (alimentazione, farmaci) e fisiche (freddo, il vento, l’umidità).

Questa riparazione o compenso serve a dare un precario equilibrio all’organismo. L’omeostasi che ne deriva non è fisiologica per cui spuntano alterazioni strutturali e funzionali, nonché sindromi dolorose.

La causa, quindi, non è da ricercare nell’area di manifestazione sintomatica, ma nella Fascia.

Per il concetto di globalità della fascia, sarà compito del fisioterapista esaminare attentamente ogni singolo distretto corporeo nel rispetto di una visione a 360° del paziente, al fine di pianificare un trattamento mirato a risolvere la causa di quel problema, oltre che alla sintomatologia stessa.

La manipolazione fasciale, secondo il metodo Stecco, mira al ripristino del fisiologico equilibrio proprio tensionale del sistema fasciale.

Il trattamento consiste nella manipolazione di sequenze di punti ben precise: questi punti costituiscono i centri vettoriali di trazione delle logge neuro-muscolo-tendinee-legamentose, responsabili di tutti i gesti motori, semplici e complessi. Sono da ricercare all’interno di un totale di 400 punti, organizzati secondo varie sequenze definite.

La fase manipolativa del trattamento è sempre preceduta da un’attenta valutazione, che si divide principalmente in tre fasi:

- La prima fase é quella della raccolta dati, in cui é prevista un’accurata anamnesi sulla situazione patologica globale del paziente (sede e durata del dolore primario, dolori concomitanti, movimenti dolorosi, alterazioni postulare, eventuali patologie associate, etc..);

- La seconda fase é caratterizzata dalla cosiddetta verifica motoria, in cui sono fatti eseguire dal paziente alcuni test attivi e passivi in contrazione/allungamento per accertarsi dell’elasticità dei tessuti, delle eventuali limitazioni funzionali e della comparsa del dolore;

- La terza fase consiste nella verifica palpatoria, ossia la palpazione dei CC (centri di coordinazione) dei segmenti ritenuti i possibili responsabili della situazione patologica, con lo scopo di verificarne l’eventuale positivitá e quindi indirizzare il trattamento manuale.

Una volta scelta la sequenza o la spirale di punti ritenuti responsabili della sintomatologia, ha inizio il trattamento.

Sviluppando attrito e calore profondo, si ripristina il corretto e vicendevole scorrimento fra i diversi piani fasciali, normalizzando così la funzionalità muscolare ed articolare e garantendo la scomparsa del sintomo doloroso. Si utilizza gomito, nocca o polpastrello per insinuarsi tra le diverse strutture fasciali fluidificando la sostanza fondamentale dei tessuti connettivi.